La salute del Pianeta dipende soprattutto da noi. Io ci tengo, e tu?
“Potrei sopravvivere alla scomparsa di tutte le cattedrali del mondo, non potrei mai sopravvivere alla scomparsa del bosco che vedo ogni mattina dalla mia finestra”. – Ermanno Olmi
Il mio Pianeta “a piedi”
Una delle cose che più mi piace fare è passeggiare, soprattutto quando il sole mi scalda il viso.
Ho avuto la fortuna di vivere in realtà in cui potevo vivere le mie giornate “a piedi”, potendo raggiungere tutto senza bisogno dei mezzi pubblici o dell’auto.
Così ho imparato ad osservare quello che mi circonda, a focalizzare i dettagli che a volte, o forse troppo spesso, ci sfuggono e a sperimentare la concretezza della Natura.
Il colore del cielo, la forma delle nuvole, l’intensità della luce, il verde delle foglie, la forza del vento, la violenza della pioggia, la volatilità del freddo.
Andare a piedi mi dà la consapevolezza del Mondo che mi circonda e di quello che esiste al di fuori della finitezza del mio piccolo mondo quotidiano.
Avere più consapevolezza del nostro Pianeta è il primo passo per trattarlo con maggior rispetto e maggiore cura.
Come? Fai la raccolta differenziata e preoccupati di ridurre il più possibile l’uso quotidiano della plastica, abbassa i riscaldamenti e evita le dispersioni di calore, non sprecare il cibo e pratica la buona arte del riuso, compra solo prodotti di stagione e da agricoltura biologica e mangia in modo sano, usa l’acqua con parsimonia e non usare detersivi troppo inquinanti.
In questa foto tutta la bellezza della Primavera, peccato che io l’abbia scattata questa mattina.
Oggi è il 18 Febbraio.
Forse qualcosa è andato storto o forse per troppo tempo non abbiamo avuto gran cura del Pianeta. Ma possiamo ancora recuperare. Per cominciare, cambiando le nostre abitudini, perché la salute del Pianeta dipende soprattutto da noi.
Io ci tengo, e tu?
Nella foto, il mio paese natale, Santa Croce di Magliano, Molise.