La pasta con la mollica in Molise è una pietanza devozionale. Io porto il nome di mia nonna materna Giuseppina e a casa mia, nel rispetto della tradizione, ogni anno prepariamo questo piatto per il pranzo di San Giuseppe. L’ origine di questa pietanza della cucina povera si lega proprio alla devozione per il Santo e vanta una tradizione regionale molto antica con caratterizzazioni differenti da comune a comune. Addirittura le prime attestazioni riportano la data del 19 Marzo 1030!
In Molise il culto per San Giuseppe è molto sentito e si esplica attraverso tre gesti rituali tramandati di generazione in generazione: Phyrostasia (falò equinoziale), Skenè iconica (altarini) e Tavole Devozionali di San Giuseppe.
La tradizione delle Tavole che voglio raccontarti per me vive nelle rievocazioni di mia mamma e delle donne del suo paese. A Montelongo, la mattina del 19 Marzo le donne del paese allestivano in un focolaio domestico la tavolata. Vi prendevano posto 13 persone tra cui un uomo anziano, una donna e un/a bambino/a scelti per interpretare la Sacra Famiglia. Mio nonno Quintiliano, mia nonna Giuseppina e mia mamma Michelina si sedevano a questa tavola come simbolo della Sacra Famiglia, a loro si aggiungevano altre 10 persone come simbolo degli Apostoli e tutta la popolazione si univa a questo momento di convivio.
Tredici erano anche le portate di pietanze povere che venivano servite durante il pranzo, tutte di magro nel rispetto della Quaresima. All’uso di Montelongo, si cominciava con l’insalata di arance tagliate a rondelle e condite con olio e zucchero, sottaceti, alici sotto sale, pasta con la mollica e sugo di anguilla o baccalà, riso con sugo di pomodoro, anguilla nel sugo, baccalà fritto in pastella, baccalà “arracanato” con prezzemolo e mollica, noci, fichi secchi, ceci conditi con olio a crudo, rape lessate e pizzelle fritte e unte con il mosto cotto.
Ho scritto per te la ricetta della pasta con la mollica come me l’ha insegnata mia mamma, così potrai costruire anche tu la tua tradizione di San Giuseppe. Lascio anche un caro augurio a tutte le persone che portano, come me, questo nome.
Dose per 2 persone
INGREDIENTI
Per la pasta e il sugo di baccalà
200 gr di spaghetti
500 ml di passata di pomodoro
2 filetti di baccalà norvegese già ammollato, 250 gr circa
1 spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
Per la mollica di pane
150 gr di mollica di pane
olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
30 gr di uvetta ammollata
sale q.b.
PROCEDIMENTO
Per la pasta e il sugo di baccalà
Per prima cosa, metti a bollire l’acqua in cui cuocerai la pasta, metti l’uvetta in un bicchiere di acqua lasciandola in ammollo per 15 minuti e dedicati alla preparazione del sugo di baccalà.
In una pentola fai soffriggere l’aglio in camicia nell’olio d’oliva, circa 5-6 cucchiai, finché l’aglio comincerà a dorarsi. Aggiungi la passata di pomodoro, copri con un coperchio e fai bollire per poco più di 6 minuti a fiamma media.
Cala gli spaghetti nell’acqua bollente salata e unisci i filetti di baccalà nel sugo, quindi continua la cottura per altri 8-10 minuti a fiamma debole.
Per la mollica di pane
Nel frattempo prepara la mollica. In una padella antiaderente fai soffriggere l’aglio nell’olio d’oliva, 3 cucchiai sono sufficienti, poi unisci la mollica di pane, aggiusta di sale e fai rosolare finché risulterà dorata e croccante. Strizza l’uvetta e, a fuoco spento, aggiungila alla mollica di pane.
Data la presenza del baccalà, ti consiglio di assaggiare il sugo per assicurarti che sia sufficientemente saporito, altrimenti aggiungi un ulteriore pizzico di sale.
Passato il tempo di cottura degli spaghetti, scolali, mettili in una ciotola e condiscili con il sugo di baccalà.
Sei pronto per servire il tuo primo in un bel piatto da portata, meglio se ovale.
Forma un nido di pasta arrotolando gli spaghetti in un mestolo con l’aiuto di un forchettone, quindi disponilo sul piatto, aggiungi un mestolo di sugo e guarnisci il nido con abbondante mollica di pane.
Accanto, crea un fondo di sugo, un mestolo è sufficiente, e posizionaci sopra il filetto di baccalà.
Finisci il piatto con qualche foglia di prezzemolo fresco e altra mollica.
Ciao bellissima ricetta, sono del molise adesso in Canada. Il baccalà si usava molto in paese (Agnone). Nella tua ricetta quando incominci il sugo, a che punto ci metti il baccalà. Lo fai cuocere nel sugo! Non è chiaro…..
Saliti
Nicola
Ciao Nicola, che piacere! Ho ricevuto molti messaggi dai molisani in Canada e questo mi ha riempito il cuore, perché ho suscitato bei ricordi con la ricetta della pasta con la mollica. Comunque io faccio bollire il sugo per 10 minuti, giusto il tempo per far insaporire la passata di pomodoro con l’aglio soffritto. Poi, passato questo tempo, aggiungo il baccalà e faccio cuocere a fiamma bassa per altri 10 minuti circa. Spero di essere stata più chiara.
Un caro saluto!